contenuti
Indice dei contenuti
Cos'è la risorsa geotermica
La risorsa geotermica rappresenta una fonte energetica rinnovabile che in Regione Friuli Venezia Giulia viene utilizzata prevalentemente per il riscaldamento di abitazioni, di complessi residenziali e, in minor misura, di strutture adibite ad attività produttive, ricreative e turistiche.
La ricerca e lo sfruttamento delle risorse geotermiche sono disciplinati dal decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 (Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell’articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99) e vengono cosi classificate:
a) Risorse geotermiche di interesse nazionale (art. 1, comma 3, d.lgs. 22/2010): sono patrimonio indisponibile dello Stato; nessuna concessione relativa a questa risorsa è rilasciata nella Regione Friuli Venezia Giulia;
b) Risorse geotermiche di interesse locale (art. 1, comma 4, d.lgs. 22/2010): sono patrimonio indisponibile delle Regioni. Sono costituite da fluidi geotermici aventi temperature superiori ai 15° C e prelevati da profondità maggiori di 400 m dal piano campagna.
Dette risorse, in quanto risorse minerarie, sono soggette alla disciplina mineraria, approfondita alla seguente pagina:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/geologia/FOGLIA31/.
La risorsa geotermica è rinvenibile negli acquiferi artesiani della parte meridionale della bassa pianura friulana e della fascia lagunare, dove, a profondità generalmente comprese tra i 400 e i 600 m dal piano campagna, si raggiungono acquiferi che presentano temperature fino a 40-45°C.
c) Piccole utilizzazioni locali (PUL) di calore geotermico a circuito aperto (art. 10, comma 1, lettere a e b, d.lgs. 22/2010): sono caratterizzate da fluidi geotermici aventi temperature superiori ai 15°C e prelevati da profondità inferiori a 400 m dal piano campagna. Dette risorse non sono soggette alla disciplina mineraria bensì alla disciplina delle derivazioni d’acqua.
La risorsa geotermica è rinvenibile negli acquiferi artesiani della parte meridionale della bassa pianura e della laguna, a profondità comprese tra i 300 e i 400 m.
d) Piccole utilizzazioni locali di calore geotermico a circuito chiuso (art. 10, comma 2, d.lgs. 22/2010): sono installazioni nel terreno di sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza effettuare alcun prelievo di fluido (geoscambio). Non sono soggette né alla disciplina mineraria né alla disciplina delle derivazioni d’acqua.
Gli studi sulla risorsa geotermica
Allo scopo di promuovere un piano di conservazione e sviluppo dell'utilizzo dell'energia geotermica, la Regione ha finanziato vari studi e ricerche di seguito riportati:
- "Studio preliminare degli acquiferi profondi" (2002) che ha permesso di ricostruire la geometria e la caratterizzazione degli acquiferi profondi della pianura friulana;
- "Realizzazione della Carta geologico-tecnica della Risorsa geotermica regionale e definizione delle Linee Guida per il suo utilizzo" (2007);
- "Progetto Geotermia" (2008-2015) comprendente la "Realizzazione di un pozzo esplorativo e la quantificazione e la parametrizzazione della risorsa geotermica in Comune di Grado".
A chi presentare istanza
Nella regione Friuli Venezia Giulia il Servizio geologico della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile è l’Ufficio competente per il rilascio di:
- permessi di ricerca delle Risorse geotermiche di interesse locale;
- concessioni minerarie delle Risorse geotermiche di interesse locale;
- autorizzazioni alla derivazione delle Piccole utilizzazioni locali (PUL) di calore geotermico a circuito aperto.
Il permesso di ricerca, necessario per l'avvio dei lavori di ricerca ed indagine ai fini di una valutazione della presenza e delle caratteristiche della risorsa, è concesso a seguito di apposita istanza corredata dalla relazione geomineraria e dal programma dei lavori. È requisito essenziale il possesso delle capacità tecniche ed economiche al fine della realizzazione delle opere necessarie alla ricerca ed alla captazione della risorsa stessa.
Preliminarmente all’istanza di permesso di ricerca deve essere esperita la procedura di verifica di assoggettabilità del progetto di ricerca alla Valutazione di Impatto Ambientale (screening di VIA). Si rimanda per questo aspetto alla pagina di riferimento:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA4/.
Nel caso in cui il progetto debba essere assoggettato alla VIA, il permesso di ricerca deve essere richiesto presentando apposita istanza di Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) che consente di ottenere un provvedimento comprensivo di tutte le autorizzazioni richieste dal proponente. La procedura di PAUR è illustrata in senso generale alla seguente pagina: http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA219/.
La concessione mineraria, che permette lo sfruttamento della risorsa, richiede una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e per questo deve essere richiesta presentando apposita istanza di Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) che consente di ottenere un provvedimento comprensivo di tutte le autorizzazioni richieste dal proponente. La procedura di PAUR è illustrata in senso generale alla seguente pagina: http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA219/.
L’autorizzazione alla derivazione, ai sensi del R.D. 1775/1933 e della L.R. 11/2015 delle piccole utilizzazioni locali a circuito aperto PUL si ottiene a seguito di apposita istanza da presentare al Servizio geologico utilizzando i moduli scaricabili dalla seguente pagina:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA11/ .
Per i rinnovi la modulistica è scaricabile nella sezione dedicata della presente pagina.
Le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico a circuito chiuso realizzate con sonde geotermiche destinate al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici non sono soggette ad autorizzazione regionale.
Censimento delle utilizzazioni di calore geotermico
I titolari di permessi di ricerca e di concessioni di coltivazione per risorse geotermiche d’interesse nazionale e locale, in applicazione all’art. 1 del d.lgs 22/2010, presentano, con cadenza annuale, un rapporto sui risultati conseguiti nell’anno di riferimento.
Per gli impianti a circuito chiuso (sonde geotermiche) è stata predisposta una specifica modulistica che dovrà essere compilata dal proprietario o progettista una volta realizzato l’impianto e trasmessa al Servizio geologico della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile. Il modello è disponibile in questa pagina alla sezione “Documentazione”.