contenuti
I sinkhole sono fenomeni di collasso o sprofondamento di forma sub-circolare, definiti
tecnicamente come depressioni chiuse aventi un sistema di drenaggio interno. Sono le tipiche
morfologie rinvenibili in ambiente carsico (Ford & Williams, 2007; Gutiérrez et al., 2008;
Parise et al., 2004; Parise et al., 2008) ma anche in pianura e in aree dove vi sono già cavità
esistenti (Nisio et al., 2007).
Considerando che l’evoluzione di alcuni di essi può manifestarsi in forma parossistica, sia
temporale che areale, il Servizio geologico della Regione ha realizzato un primo censimento dei
sinkhole naturali regionali, in analogia con il
Database Nazionale dei Sinkhole e in
collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA),
finalizzato alla prevenzione dei rischi e alla pianificazione dell’attività urbanistica ed
edificatoria.
Il primo censimento, affidato al Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università
degli Studi di Trieste (DMG) e validato da ISPRA, è stato realizzato nel 2018 partendo dai dati già
disponibili presso il Servizio geologico, quali il Catasto frane regionale, gli studi pregressi e
quelli a corredo dei Piani Regolatori Generali Comunali (PRGC) e alle loro varianti, nonché i dati
inerenti tali fenomeni già presenti nel database nazionale ISPRA e la bibliografia
scientifica. Tale lavoro ha coinvolto tutti gli Uffici tecnici comunali e si è basato sull’a
nalisi di foto satellitari multi-temporali, della Cartografia Tecnica Regionale Numerica (CTRN),
dei modelli digitali del terreno (DTM) e di adeguati rilievi di campagna.
Questa attività, svolta per l'intero territorio regionale, ha consentito di censire 647 fenomeni di sinkhole, di cui 161 attivi, 178 quiescenti, 34 stabilizzati, 28 relitti, 1 sospeso, 60 inattivi e 195 evolutivamente non ancora definiti, da cui è emersa l’esigenza di operare ulteriori approfondimenti conoscitivi con un aggiornamento costante che ad oggi ha consentito l'individuazione di 1435 fenomeni.
Il fenomeno dei sinkhole è, quindi, un'evidente vulnerabilità intrinseca del Friuli Venezia
Giulia e il loro censimento non può che aumentare la consapevolezza della necessità di porre
particolare attenzione a tale dissesto nella gestione e pianificazione del territorio.
Sino ad ora la percezione della problematica era individuata essenzialmente dalla conoscenza
delle aree storicamente colpite o per eventi di tipo emergenziale; con il primo censimento è invece
emersa la diffusione di tale fenomeno nel territorio regionale, che si è constatata ancor più
estesa con l’ultimo aggiornamento.
Anche se in regione permane la priorità emergenziale dei sinkhole evaporitici per il parossismo
e la velocità del dinamismo del processo ipercarsico, la diffusione dei sinkhole è presente su
tutto il territorio.
Tali fenomenologie non sono quindi inquadrabili in un unico contesto geologico e/o
geomorfologico, né tanto meno sono caratterizzate dal medesimo meccanismo di innesco e processo
evolutivo, anche se sono genericamente identificabili per aree omogenee.