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Le azioni regionali in materia sono state oggetto della profonda riforma delineata dalla legge regionale 23/2015 che ha abrogato la legge regionale 60/1976 e ha previsto la successiva emanazione di un regolamento attuativo per la costituzione del Sistema museale regionale, per il riconoscimento della qualifica di museo a rilevanza regionale e per la definizione dei criteri e delle modalità procedurali da applicare ai fini della concessione dei nuovi contributi destinati al sostegno dei programmi di attività dei musei riconosciuti. Nelle more della completa attuazione della riforma introdotta dalla richiamata legge regionale 23/2015 e della pubblicazione del primo Elenco di musei e reti museali a rilevanza regionale, l’articolo 48, comma 3 della medesima legge ha disposto la possibilità di procedere al finanziamento di musei multipli, grandi e di interesse regionale individuati con legge finanziaria o con legge di assestamento di bilancio nella misura e con le modalità definite dalle leggi medesime.
FINANZIAMENTO AI MUSEI
Di che cosa si tratta
In via transitoria, per l’anno 2024, l'Amministrazione regionale sostiene i Musei già riconosciuti di interesse regionale dalla precedente normativa regionale e individuati dall’articolo 13, comma 1, della legge regionale 10/2020, mediante la concessione di contributi destinati al sostegno dei programmi di attività dei Musei medesimi.
Misura del contributo
Le risorse stanziate per l’anno 2024 per la concessione dei contributi a sostegno dei Musei vengono ripartite tra i Musei individuati dall’articolo 13, comma 1, della legge regionale 10/2020 in misura proporzionale all’ultimo contributo loro rispettivamente concesso.
Termine per la presentazione della domanda
La domanda di contributo, redatta su modulo appositamente predisposto dall’Amministrazione regionale, deve essere inviata a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo cultura@certregione.fvg.it entro il termine del 28 marzo 2024.
La domanda di contributo deve essere corredata di una relazione illustrativa delle attività svolte o programmate nell'anno in corso e di un prospetto delle relative spese.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese generate nel periodo di dodici mesi decorrenti dall’1 gennaio 2024 e che risultano pertinenti alla gestione e allo svolgimento delle attività dei Musei sostenute per:
a) la conservazione e il restauro delle collezioni e delle raccolte;
b) i lavori di catalogazione e di ordinamento;
c) l'organizzazione e l'allestimento di mostre ed esposizioni;
d) l'attuazione di iniziative culturali e didattiche;
e) la pubblicazione di cataloghi e monografie sul patrimonio e sull'attività del museo;
f) il noleggio o i canoni di locazione finanziaria di beni strumentali, con esclusione delle spese per il riscatto degli stessi;
g) l'ordinaria manutenzione degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione, delle attrezzature e delle dotazioni tecnologiche delle sedi espositive;
h) il pagamento delle forniture di energia elettrica, gas e acqua e per il pagamento dei servizi di pulizia e di manutenzione dei locali delle sedi espositive;
i) il pagamento dei premi di assicurazione delle collezioni e degli immobili destinati alle sedi espositive;
j) l'impiego di nuove tecnologie digitali e l'installazione di sistemi wi-fi per migliorare la fruizione;
k) la retribuzione lorda del personale interno al museo nel limite del 60 per cento dell'incentivo concesso.
Durata istruttoria e assegnazione dei contributi
Entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, con decreto del Direttore centrale competente in materia di cultura, è approvato l’elenco delle domande ammesse a finanziamento, con l’indicazione dell’importo del contributo rispettivamente assegnato.
Erogazione dei contributi
Con il decreto di concessione è disposta l’erogazione anticipata dell’intero ammontare del contributo concesso.
Rendicontazione
Ai fini della rendicontazione del contributo il beneficiario presenta, entro il termine fissato nel decreto di concessione, la documentazione giustificativa della spesa per un importo almeno pari all’ammontare del contributo concesso, a pena di rideterminazione del contributo medesimo.
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