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Localizzazione e caratteristiche stazionali
La Foresta regionale del Prescudin è una valle secondaria chiusa, nel territorio comunaledi
Barcis, con sbocco sul Torrente Cellina, completamente di proprietà regionale.
L'escursione altimetrica è notevole: si passa da poco più di 400 metri all'unico imbocco
posto al lato ovest per salire fino sulla cresta di contorno, le cui cime più alte superano i 2.200
metri (Monte Messer 2.230 metri sul livello del mare).
La varietà vegetazionale è pertanto elevata. La vegetazione arborea è dominata dal faggio,
spesso consociato con tasso e latifoglie termofile varie come carpino nero.
Le tipologie forestali prevalenti sono le faggete sub-montana, montana, alti-montana e
sub-alpina. Ci sono anche le faggete primitive di rupe e di falda detritica e le pinete di pino
nero su pendii aridi esposti a sud.
Più in alto si trovano mughete, prati magri e ambienti rupestri. La componente florisitica
denota elementi di pregio: abbondanza di endemismi (per esempio Arenaria huteri su rocce ombrose o
stillicidiose) e la vegetazione di ghiaione del Gravon del Tasseit in esemplare successione
altimetrica e in funzione della granulometria.
Storia
La Foresta del Prescudin è di proprietà della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dal 1966,
quando questa Foresta demaniale venne assegnata alla Regione a seguito della sua istituzione.
Dieci anni prima il compendio era stato acquisito dall'Azienda di Stato per le Foreste
demaniali. Fino agli Anni Trenta del Novecento, la proprietà fu dei Conti Cattaneo – casato di
grandi proprietari terrieri di Pordenone – che utilizzavano il bene principalmente come residenza
estiva: l'edificio di Villa Emma è intitolato a Donna Emma Cattaneo.
I due fabbricati limitrofi erano una stalla e un piccolo caseificio, posti al centro di un
pascolo che veniva monticato con bovine da latte.
Dal 1973 sono stati condotti degli studi sul locale Bacino idrogeologico conclusi nel 1986
con la pubblicazione del volume "Suoli, vegetazione e foreste del Prescudin" edito dall'Azienda
regionale delle Foreste.
Produzione legnosa
La gestione forestale attiva è limitata alla parte del fondovalle della Foresta. La ripresa
netta è di 100 metri cubi.
La produzione legnosa è esigua ed è rappresentata in gran parte da legna da ardere
proveniente da diradamenti o dal legname di abete rosso proveniente dai tagli di rinaturazione dei
rimboschimenti di abete rosso, che risalgono agli anni dal 1943 al 1975, la cui finalità è favorire
il progressivo ingresso della vegetazione spontanea di latifoglie.
Fruizione turistica e protezione della natura
La Foresta regionale del Prescudin è stata dichiarata area wilderness al 90% con la
denominazione "Alto Prescudin" (1.486,96 ettari): è esclusa la zona di fondovalle interessata da
strada e fabbricati. Si tratta di un contesto in gran parte selvaggio e isolato, con scorci
suggestivi.
Villa Emma, con i suoi fabbricati di servizio e l'area di sosta, costituisce un punto di
riferimento e di appoggio centrale. Da lì si possono intraprendere passeggiate brevi e in piano
oppure percorsi più impegnativi, fino ai rifugi in quota o alle creste.
Sono facili gli avvistamenti di cervi e caprioli, talvolta dell'aquila. L'intensa
frequentazione di cervi è testimoniata dai segni di scorticamento sulle piante di tasso.
L'ambiente è fresco, vi sono sorgenti e alcuni stagni ricchi di vita anfibia.