Lo ha confermato l'assessore nel corso della riunione della IV
Commissione
Trieste, 18 nov - "In base allo studio tecnico specialistico
effettuato si indicazione del Tavolo tecnico denominato
'Laboratorio Lago dei Tre Comuni', un bypass puro delle acque
scaricate dalla centrale di Somplago nel Lago di Cavazzo o dei
Tre Comuni non è una soluzione perseguibile".
Lo ha confermato l'assessore regionale per la Difesa
dell'ambiente, sviluppo sostenibile ed energia Fabio Scoccimarro
durante la riunione della IV Commissione consiliare evidenziando
che "il bilancio delle portate di ingresso e d'uscita al lago è
negativo: togliendo, tramite il bypass, gli apporti di acqua
della centrale si avrebbe un progressivo abbassamento del lago
con oscillazioni di livello ancora più importanti di quelle che
si verificavano in origine, prima della costruzione della
centrale. Inoltre, l'acqua turbinata portata a valle del lago dal
bypass, senza quindi fruire del lago come serbatoio di
compensazione, causerebbe un marcato fenomeno di hydropeaking con
effetti ambientali fortemente negativi non solo sul torrente
Leale, ma anche sul fiume Tagliamento".
Scoccimarro ha rimarcato quindi che "per essere sostenibile,
l'opera dovrebbe essere dotata di un 'bypass del bypass' cioè di
un sistema di rilascio periodico dell'acqua turbinata dal bypass
al lago per garantirne il mantenimento del livello. Questo è un
punto che necessita di una verifica tecnica molto attenta: appare
chiaro che, se questo intervento dovesse risultare molto
frequente e/o consistente, si ritornerebbe nelle condizioni
attuali di acqua fredda e torbida recapitata nel lago, e quindi
l'intervento non avrebbe senso".
Lo studio ha proposto alcune soluzioni di mitigazione applicabili
già nel breve periodo, oltre che alcune alternative attuabili
solo nel medio periodo ovvero alla scadenza della concessione di
derivazione di A2A. Il "Laboratorio Lago dei Tre Comuni" ha
quindi stabilito di non approfondire l'ipotesi di realizzazione
dei Plan d'eau e del ripristino del collegamento diretto con il
torrente Leale; di posticipare la decisione sull'attuazione o
meno delle immissioni integrative di fosforo a quando saranno
disponibili maggiori informazioni sul tema del fermo-macchina
della centrale; di approfondire la fattibilità della
realizzazione dei dispositivi di indirizzamento delle acque
localizzati mediante un modello di circolazione del lago.
L'assessore ha quindi spiegato che "indicativamente, per due anni
di lavoro, verranno implementate specifiche attività sulla base
di adeguati stanziamenti di bilancio, per avere un quadro più
dettagliato della situazione. Per realizzarle, in accordo con la
collega di Giunta Barbara Zilli, la Regione ha già destinato uno
stanziamento di 2 milioni di euro. Inoltre, sarà effettuata
un'analisi del fondale tramite carotaggi, verrà sviluppato un
modello della circolazione idrica del lago, per capire la
fattibilità dei dispositivi di indirizzamento e sarà realizzata
una simulazione per la valutazione di scenari di esercizio della
centrale finalizzata a comprendere la fattibilità del ricorso ai
fermi della centrale in presenza di acque che possano rendere
torbido il lago".
Concludendo Scoccimarro ha rimarcato che "l'obiettivo finale
della Regione è la rinaturalizzazione del lago; quindi, per
arrivare a una condivisione più ampia possibile su questo tema,
valuteremo le modifiche alla mozione in merito proposta
dall'opposizione, con l'auspicio che esse portino a un testo
accoglibile da tutta l'Aula".
ARC/MA/al
L'assessore regionale alla difesa dell'ambiente, sviluppo sostenibile ed energia Fabio Scoccimarro durante la riunione della IV Commissione consiliare