Il comitato di Codroipo dell'associazione ha raccolto 12mila euro
per sostenere l'attività di analisi della biopsia liquida della
mammella in Asufc
Udine, 18 nov - "Lo sforzo profuso da chi subisce patologie
gravi, come il tumore al seno, nel superare la malattia e nel
mobilitare la popolazione con azioni informative e di
condivisione rappresenta un alleato importantissimo a supporto
del sistema sanitario. Il vostro esempio è ulteriore
testimonianza di come il Friuli Venezia Giulia sia una regione
virtuosa per l'organizzazione e la dinamicità del volontariato,
che continua a dimostrare una forte capacità di
sensibilizzazione".
Sono le parole con cui l'assessore regionale alla Salute Riccardo
Riccardi ha plaudito all'iniziativa di raccolta fondi promossa
dal comitato di Codroipo dell'Associazione nazionale donne
operate al seno (Andos), a beneficio del progetto "New Generation
Sequencing per analisi della biopsia liquida della mammella".
Il risultato della raccolta, pari a 12mila euro, ha permesso
l'acquisto di un frigorifero tecnico specializzato per le
procedure utilizzate dalla Struttura operativa complessa di
Chirurgia senologica di Udine, diretta dalla dott.ssa Carla
Cedolini, e utile in particolare per la conservazione dei
reagenti e dei campioni biologici utilizzati per le ricerche
molecolari sui tumori che ancora oggi possono condurre alla morte.
L'esponente della Giunta è intervenuto all'incontro di
ringraziamento organizzato questa mattina nel presidio
ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine, a cui hanno
partecipato, tra gli altri, il direttore generale di Asufc Denis
Caporale e la presidente di Andos Codroipo Donatella Colomba.
"Come Regione - è la riflessione condivisa da Riccardi -
continueremo a stanziare ingenti risorse nel comparto sanitario,
con la previsione di aumentare, nella prossima legge di
Stabilità, la spesa sostenuta nel 2023. Siamo altresì coinvolti
in un'operazione tesa a garantire migliori condizioni di
sicurezza per i pazienti, a fronte dei limitati numeri di
competenze professionali che si registrano attualmente. Un
obiettivo che va perseguito da un lato tenendo conto della
prossimità del servizio, dall'altro riorganizzando le sedi in cui
vengono effettuati gli interventi chirurgici: per la sicurezza
delle persone malate, ogni struttura non può prescindere dalla
presenza di una quantità sufficiente di personale qualificato,
strumenti, tecnologie e, non ultimo, di una soglia minima di casi
da trattare".
Come ha sostenuto l'assessore, "l'esperienza delle donne operate
al seno può essere una fonte autorevole a sostegno di un percorso
che oggi non può più aspettare di essere intrapreso, dopo 30 anni
di mancate decisioni. La vostra sensibilità è fondamentale in
questo delicato processo di transizione".
ARC/PAU/al