Minoranze: Roberti, nessuna testata può avere monopolio informazione
Trieste, 18 nov - "Siamo sinceramente dispiaciuti che alcuni
componenti della comunità slovena continuino nella loro personale
battaglia ideologica contro la Regione invece di pensare al bene
della loro stessa comunità che sempre meno si riconosce in chi
ragiona ancora come se il tempo si fosse fermato. Crediamo che
sui finanziamenti al Primorski Dnevnik sia giunto il momento di
porre fine a inutili polemiche strumentali".
L'assessore alle Autonomie locali con delega alle lingue
minoritarie Pierpaolo Roberti commenta così l'ultimo intervento
del segretario regionale dell'Unione economica culturale slovena
(Skgz) Livio Semolic, membro della Commissione consultiva per la
minoranza linguistica slovena.
"Nella riunione preparatoria della Commissione consultiva -
sottolinea Roberti - non sono mai stati citati i finanziamenti al
Primorski Dnevnik così come non si è votato per alcun punto
specifico in particolare. Questo organo si esprime infatti
sull'intero programma di riparto dei fondi che, per l'appunto, è
stato approvato all'unanimità".
"Ci pare inoltre quanto mai stucchevole l'accorato appello alla
libertà e alla pluralità dell'informazione del membro della
Commissione. Innanzitutto - aggiunge l'assessore - è opportuno
ricordare che l'informazione per la comunità slovena non è
monopolio del Primorski. Nel capitolo media, che per il 2025
occupa una quota del 25%, ipotizzabile in 1 milione e 650mila
euro, sono presenti infatti altri cinque soggetti".
"A fronte quindi di questi sei beneficiari, nonostante il
presunto taglio, al Primorski sono destinati 863mila euro - oltre
il 52% -, mentre i restanti 787mila andranno alle altre cinque
testate. Senza dimenticare - spiega Roberti - che il quotidiano
di via dei Montecchi nel 2023 riceve contributi diretti anche dal
Fondo statale per l'editoria per 833mila euro. Solo altri due
organi di informazione hanno ottenuto alcune migliaia di euro di
contributi diretti, mentre gli altri non hanno avuto accesso a
queste risorse".
"Con queste evidenze - rimarca l'esponente della Giunta Fedriga -
crediamo sia assolutamente grave gridare all'attacco alla
democrazia, solo perché 80mila euro vengono destinati ad altre
testate".
"Nel frattempo altri interventi, spesso criticati dalla stessa
comunità slovena e dai valori economici decisamente più
importanti, continuano a essere finanziati - conclude Roberti -
più per rispondere a logiche di potere che per tutelare veramente
i cittadini della comunità slovena che vivono in Friuli Venezia
Giulia".
ARC/TOF/al
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