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19.11.2024 18:41

Salute: Riccardi, su tempi di attesa sistema registra miglioramenti



Trieste, 19 nov - "Sulle liste d'attesa il primo fenomeno oggettivo che dobbiamo considerare è quello delle prescrizioni che in Italia, secondo i dati dell'Agenzia nazionale dei servizi sanitari (Agenas), dal 2019 sono aumentate del 44%. A fronte di queste evidenze, sarebbe sbagliato correre dietro alla domanda. Bisogna invece lavorare sulle prestazioni che devono essere coerenti con l'esercizio del diritto alla salute dei cittadini e che devono rispondere a precisi criteri. Numeri alla mano sui tempi di attesa in Friuli Venezia Giulia stiamo certamente migliorando con un recupero significativo e con un andamento che oggi è analogo a quello pre-Covid".

Lo ha affermato l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi oggi in Consiglio regionale durante la seduta del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, convocato per l'esame della relazione prevista dalla legge 7 del 2009 "Disposizioni in materia di contenimento dei tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie nell'ambito del Servizio sanitario regionale".

"Certamente - ha aggiunto Riccardi - tutti i problemi non sono stati risolti, ma gli sforzi fatti dalle Aziende sanitarie, in sinergia con l'Azienda regionale di coordinamento per la salute, stanno portando a risultati importanti".

"Stiamo osservando inoltre le disposizioni statali legate all'applicazione dei cosiddetti modelli Rao, i raggruppamenti omogenei di attesa, che impattano anche sulla trattiva in corso con la Medicina generale sull'accordo integrativo che siamo fiduciosi possa sortire esiti positivi".

"È fondamentale analizzare le cause profonde dei ritardi nelle liste d'attesa. Oltre all'importanza della prevenzione, non possiamo però liquidare il rapporto pubblico-privato in una dinamica buono-cattivo. Dobbiamo invece abbracciare il privato accreditato che però - ha sottolineato l'esponente della Giunta Fedriga - deve essere condizionato alle regole che il pubblico deve continuare a stabilire, rimanendo uno strumento a beneficio della risposta di salute dei nostri cittadini".

Nel corso del suo intervento l'assessore Riccardi ha ricordato che in Friuli Venezia Giulia si registra comunque un privato accreditato tra i più bassi a livello nazionale. "Presentiamo - ha spiegato - una mobilità passiva fra le più elevate. Di fatto stiamo finanziando il privato accreditato di altre Regioni. Una situazione, determinata dai tempi di attesa in particolare per le visite non urgenti riguardanti soprattutto l'assistenza protesica, l'attività diagnostica e quella oculistica, che dobbiamo cercare di riequilibrare".

"Purtroppo scontiamo una frammentazione del nostro sistema sanitario. In merito alla programmazione 2025 dovremo fare scelte precise - ha anticipato Riccardi - sulla chirurgia oncologica, sulla specializzazione delle strutture ospedaliere, sui percorsi materno-infantili e sulla rete di emergenza dei pronto soccorso".

"Per risolvere queste problematiche - ha precisato l'assessore - non bastano certamente le politiche di assunzione che non hanno capacità di espansione. Partendo da dati economici omogenei per tutte le Aziende del Friuli Venezia Giulia, vanno introdotti invece elementi di variabilità di remunerazione e di premialità sulle prestazioni svolte dagli operatori della sanità".

"Per cercare di introdurre fattori di attrattività e per contrastare la fuga di professionisti in determinati settori del nostro sistema sanitario, stiamo inoltre valutando - ha concluso - di destinare risorse puntuali alle aree più esposte come quella, per esempio, dell'emergenza". ARC/RT/ma