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20.11.2024 17:51

Violenza di genere: Rosolen, Regione la contrasta su più fronti

L'assessore al convegno Cisl Fvg in occasione della Giornata internazionale contro violenza sulle donne
Pordenone, 20 nov - "Le azioni e le misure che la Regione prevede, sia rispetto alla prevenzione che alla gestione e al supporto dei percorsi delle donne vittime di violenza di genere, sono trasversali e vanno dalle politiche socio-sanitarie e di ingresso nelle case-protette fino ai provvedimenti che riguardano l'istruzione, le politiche del lavoro e della famiglia. Un dato però, rispetto ad altri, testimonia l'impegno dell'Amministrazione anche rispetto a un necessario cambio di approccio culturale. I finanziamenti in tema di violenza sul bando legato alla Giornata del 25 novembre: nel 2018 venivano finanziati 22 progetti con meno di 70 mila euro, con il bando del 2024 finanziamo 105 progetti per oltre 260 mila euro".
Lo ha detto oggi pomeriggio l'assessore al Lavoro, formazione e famiglia, Alessia Rosolen, partecipando al convegno "Una voce per tante voci: La Cisl Fvg racconta una donna che ce l'ha fatta contro la violenza", iniziativa organizzata a Trieste del Coordinamento Donne Cisl del Friuli Venezia Giulia in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre. L'evento ha visto al centro la testimonianza di Laura Roveri, donna vittima di violenza, ma che ce l'ha fatta e oggi, oltre a essere una testimone attiva, è anche una formatrice in parità di genere.
Riferendosi ai progetti che vengono attuati, Rosolen ha aggiunto: "È una crescita esponenziale che testimonia come forse qualcosa sta cambiando nell'approccio e nella visione con cui le persone e la società guardano a questo importante tema che deve essere sempre più affrontato e raccontato oltre le commemorazioni e le date simbolo che, pure essendo molto importanti, però non bastano. Serve piuttosto un impegno continuo e quotidiano per contrastare comportamenti e stereotipi che sono ancora diffusi".
"Proprio per cercare di agire concretamente e supportare il più possibile le donne vittime di violenza di genere - ha evidenziato l'assessore - come Regione abbiamo fatto la scelta di togliere la necessità di presentare l'Isee da tutte le misure di aiuto e di supporto, rispetto a dopo-scuola, carta famiglia, diritto allo studio, che vengano richiesta da donne e mamme che affrontano i percorsi di uscita dal dramma della violenza subita".
"Per scelta, inoltre, la Regione prevede incentivi maggiorati per tutte le donne che entrano nel mercato del lavoro. Possiamo immaginare - ha sostenuto l'esponente della Giunta - di fare un ulteriore passo avanti: prevedere ulteriori incentivi ad hoc, anche coordinandoci con Centri anti-violenza e forze dell'ordine, per le assunzioni di donne che escono dal percorso affrontato dopo la violenza di genere. Su questo assicuriamo l'impegno e la disponibilità al confronto".
"Resta il fatto - ha concluso l'assessore - che deve continuare a essere posto con insistenza il tema culturale. Nessuna cultura può definirsi tale se contempla qualsiasi fenomeno di violenza, non solo quella nei confronti della donna. E cultura, significa anche uscire dagli stereotipi, sui quali troppo spesso si prendono posizioni politiche anziché affrontare i contenuti nel merito cercando di contrastare ogni giorno un fenomeno che è ancora troppo diffuso". ARC/LIS/pph