Salute: Riccardi, maggiori risorse per programmi sanità penitenziaria
Nel triennio 2024-26 le Aziende sanitarie regionali riceveranno
complessivamente 250mila euro in più per il sostegno psicologico
dei detenuti
Trieste, 21 nov - "La collaborazione tra Istituti penitenziari
e Aziende sanitarie per tutelare la salute e fronteggiare il
disagio psichico dei detenuti rappresenta una progettualità
innovativa e strategica a livello regionale. Per il triennio
2024-2026 la dotazione finanziaria destinata all'implementazione
di programmi sulla sanità penitenziaria è stata incrementata
complessivamente di 250mila euro (50mila per il 2024, 100mila per
ciascuno degli anni successivi)".
Lo ha comunicato l'assessore regionale alla Salute Riccardo
Riccardi al termine della seduta odierna di Giunta, nella quale è
stato approvato il "Progetto integrato per prevenire e
fronteggiare il disagio psichico negli istituti penitenziari
regionali e relativo riparto delle risorse finanziarie". Nel
dettaglio, le Aziende sanitarie Asugi, Asufc e Asfo riceveranno
maggiori risorse rispettivamente per 107mila, 105mila e 37mila
euro per l'organizzazione, negli Istituti penitenziari del
territorio, di percorsi di formazione congiunta tra personale
sanitario e penitenziario sul rischio suicidario e sulla lettura
del disagio psichico in carcere, audit clinici e organizzativi su
situazioni critiche e interventi di sostegno psicologico.
L'assessore ha sottolineato che il tema del disagio psichico dei
detenuti rappresenta una criticità di ordine nazionale, come è
stato ricordato anche in occasione degli ultimi incontri
dell'Osservatorio regionale permanente per la sanità
penitenziaria.
"Sono numerosi gli elementi di rischio di carattere sociale,
relazionale e individuale che causano il disagio psichico - ha
affermato Riccardi -. Questi tendono ad essere ulteriormente
amplificati in un contesto di vita carcerario caratterizzato da
fattori quali il sovraffollamento, spazi angusti, illuminazione e
aereazione insufficienti, vita sedentaria, regime alimentare
spesso inadeguato, rapporti sociali imposti o subiti,
espropriazione di ogni riservatezza e intimità, senso
d'isolamento, distanza fisica ed emotiva dalla famiglia, condanna
morale da parte della società. Le azioni incluse nel progetto si
basano su un approccio preventivo e rispondono a metodologie di
lavoro con caratteristiche di innovatività, comune perseguimento
degli obiettivi ed integrazione delle reciproche competenze".
ARC/PAU/gg
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